La Protezione del Drago .......
Anello in Ottone con due Draghi laterali ed una Tormalina Verde centrale.
Il drago compare in molti poemi epici medievali. Nel Niebelungenlied l’eroe Sigfrido affronta e uccide un drago e, bagnandosi col suo sangue si rende invulnerabile, tranne in un punto, dove gli si era posata una foglia di tiglio.
Nella tradizione celtica i draghi compaiono spesso. Un racconto del Mabinogion (raccolta di racconti del Galles dell’XI-XII secolo), intitolato Lludd e Llevelys, accenna alla lotta di due draghi: il drago rosso (simbolo dei Britanni) e il drago bianco (simbolo dei Sassoni). Il re Artù avrebbe vinto il drago bianco è liberato quello rosso.
La vita è le imprese di Alessandro Magno ispirarono molte opere non solo storiche ma anche leggendarie in epoca classica e medievale, in prosa e poesia sia in Oriente sia in Occidente. In questi racconti compaiono spesso serpenti, draghi e animali fantastici.
Dante nomina draghi e grifoni nella Divina Commedia, nell’araldica serpenti e draghi sono comuni. Tra gli stemmi italiani possiamo citare quello dei Visconti di Milano: una biscia che divora un saraceno e che Dante ricorda in questo verso del Purgatorio, VIII, 80: “La vipera che Melanesi accampa”.
Avere un Drago sull Anello, sullo Scudo o sullo Stendardo nel Medioevo equivaleva ad una protezione totale in battaglia e nelle peripezie giornaliere.
Prezzo 17 euro.
Spese di Spedizione 2,99.
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