L'uso di portare oggetti di rame a contatto con la pelle per combattere le manifestazioni reumatiche e prevenire i processi infettivi fu introdotto circa 6000 anni a.c. dai Caldei.Nell'antichità vengono intuite le proprietà antisettiche ed antifungine dei sali di rame. In crenoterapia viene confermata l'attività antireumatica, mentre acque termali ricche di rame vengono consigliate in dermatologia e stomatologia.Alcuni autori [Lederer, 1987; Foussard Blampin e Cayron, 1988] hanno evidenziato un assorbimento pari a 13 mg. al mese a seguito dell'uso di braccialetti di 14 gr.All'inizio del secolo, l'esperienza di Sutter ne evidenziano la proprietà antifebbrile in affezioni virali e l'azione antinfiammatoria nelle flogosi di origine reumatica.La ricerca si ispira quindi ai manufatti delle popolazioni mesopotamiche, degli Ittiti, degli Egizi, degli Etruschi e dei Celti che nel passato hanno impiegato materiali quali il rame nativo e i suoi derivati da fusione (bronzo) per creare gioielli di elevato pregio utilizzati sia per l'abbellimento che a scopo curativo.
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