GIORNO DELLA MEMORIA PAGANA..PER NON DIMENTICARE,24/02




GIORNO DELLA MEMORIA PAGANA..PER NON DIMENTICARE,24/02 💜💜

Ero legata a quel palo in mezzo alla piazza. Non c'ero solo io.. no di certo. Eravamo tante, troppe.
Nella vita mi ero spaccata in quattro per aiutare il prossimo e ora.. bhè, ora.. nessuno aiutava me.
Gli sguardi della folla, erano un misto di odio, terrore e disgusto. Tra loro, c'erano anche quelli che nei miei ventisei anni di vita - pochi, lo so - avevo aiutato.
Ero nata così, con quel dono per le erbe.. quella capacità innata di mescolarle un pò qua e là.. e salvare la gente dalle malattie e dai malanni.
Non era colpa mia.
Non era giusto.
Le ragazze vicino a me, tremavano e piangevano. Solo io restavo a guardare tutti con rassegnazione e delusione.
Avevo aiutato.
Avevo salvato.
E ora... ora nessuno salvava me.
Condannata da una giuria di persone estremiste. Al rogo.
E per cosa? Per aver aiutato.
Mi avevano accusato di magia. Di essere una strega.
E anche se fosse? E anche se le mie ave fossero state streghe e io come loro?
Non avevo fatto del male a nessuno.
Non avevo ucciso nessuno.
AVEVO AIUTATO.
L'uomo che teneva in mano la fiaccola, ci guardava con disgusto e con un fare lascivo che non volevo fosse l'ultima cosa del mondo che mi sarebbe rimasta in testa.
Avevo sentito di ragazze che prima di essere messe al rogo, avevano subito stupri di ogni genere.
Non ero stata toccata, io. Gli facevo paura.
Erano i miei capelli rossi a terrorizzarli più del dovuto.. e pensare che a mia madre piacevano tantissimo.. prima che mi portassero via anche lei, molto prima di me.
Da quel momento me li tenevo chiusi in un fazzoletto; così nessuno vedeva.
Oggi.. l'ultimo mio giorno su questa Terra, avevo i capelli sciolti al vento.. e gli Dei solo sanno di quanto impetuosamente si muovessero, lambendo il mio viso come lingue di fuoco.
"Ho paura" gemette al mio fianco la donna che non conoscevo. Era piena di lividi. Picchiata e seviziata fino a quando non aveva ammesso la propria devozione a Satana.
Pff.. io nemmeno ci credevo a Satana.
Poveri bigotti e saturi di terrore.
Uccidevano in nome del loro Dio. Quale persona sana di mente pregherebbe un Dio che incoraggia all'uccisione di altra gente?
I legni sotto i miei piedi erano piccoli e grossi, impregnati per esser bruciati.
Saremmo diventate torce umane.
Non vi racconto questi miei ultimi istanti per farmi compatire.. no di certo.
Voglio che sappiate cosa capitò a tutte noi. Voglio che sappiate cosa successe a chi come me era una strega.
E non di quelle che, come si crede in giro, fa del male e reca solo morte e dolore.
Io ero una donna normale..
una donna come tante...
una che se poteva allungarti una mano quando cadevi, lo faceva.
Senza doppi fini,
senza scopi subdoli.
Sì, sono una strega. E me ne andrò a testa alta.
Dispiace solo che queste donne affianco a me, paghino un prezzo troppo caro, per non aver fatto nulla di male.
Non importa l'età che abbiamo.
Due donne dopo di me.. c'è una bimba di otto anni.
L'uomo ci passa accanto, accarezza la coscia di una donna.
Sò cosa le ha fatto la notte prima. Era nella cella vicino alla mia.
Provo disgusto per questo mondo.
Provo disgusto per ciò che fanno in nome del loro Signore.
Dalla prima della fila, si leva un fumo denso. Hanno iniziato ad appiccare i fuochi ai legni.
Le grida che si levano nell'aria, sono strazianti e riescono a mettermi paura.
E' arrivata anche la mia ora.. ma non piangerò. Sarò forte, come lo fu mia madre.
L'uomo si avvicinò ai miei legni e mi guardò a lungo prima di appiccarvi il fuoco.
"Io vi maledico.. vi maledico per quelle prima di me.. e per me. Vi maledico per mia madre, per mia nonna, per tutte queste donne che state uccidendo invano. Vi maledico per il male che avete fatto.. e quello che farete. Per il Dio che dite di asservire.. anche se.. son convinta che lo facciate più per piacere personale. Vi maledico per il dolore e le sofferenze che ci state assegnando.. ma soprattutto.. perchè non meritate perdoni. Meritate la morte.. tutti. Ma non importa... tanto prima o poi morirete tutti, è un destino a cui non potrete sfuggire"
L'uomo si fece il segno della croce.
Risi. Il suo terrore fu per me una vittoria.
Le fiamme salirono sulle mie vesti. Bruciare vive fa male.. fa malissimo mie piccole e giovani streghe.
Strinsi i denti, li strinsi tanto forte da spaccarmeli.
I miei capelli, diventarono fuoco prima di sparire. La mia giovinezza venne rubata.. la mia bellezza sciolta.
Le grida della prima si affievolirono..
Io non gridai.
Non lo feci per molti motivi... anche se il male mi stava avviluppando.
Non lo feci per mia madre, per mia nonna, per tutte coloro che erano morte prima di me.. e quelle che sarebbero morte dopo.
Per dimostrare a questa folla di pecore.. che sarei morta con dignità, guardandoli in faccia uno per uno.. e augurandomi con tutta me stessa che il dolore provato ad ognuna di noi, ricadesse su ognuno di loro...
Ma soprattutto.. decisi di morire così, a testa alta.. per quegli unici occhi pieni di lacrime

Commenti